La storia dell’ipnosi ha un origine assai remota e complessa, e potrebbe addirittura essere fatta risalire con la comparsa dell’homo sapiens sulla terra, circa 200.000 anni fa.
In ogni tempo ed in ogni cultura, infatti, l’uomo ha sempre utilizzato un fenomeno che è a lui stesso innato, geneticamente determinato, e che prende il nome di dissociazione della coscienza. Questa condizione, che si attiva in situazioni di pericolo, di dolore o di rilassamento, ha come sinonimo la parola trance (Ducci, 2013).
La trance, come evidenziato dal maggior esponente della “nuova ipnosi”, Milton Erickson, è una condizione fisiologica naturale e si manifesta anche in maniera spontanea lungo tutto il corso della giornata. Tale stato di coscienza rappresenta una risorsa in grado di costruire un ponte tra il sintomo e la sua soluzione (Erickson, Rossi, 1982).
Per dare un esempio di cosa sia uno stato di trance basti pensare solo un attimo a quei momenti in cui presi dall’ascolto di un brano musicale non ci rendiamo conto del tempo che passa, oppure a quando siamo immersi nella lettura di un romanzo e non sentiamo i rumori del traffico sullo sfondo.
L’uso volontario del fenomeno della trance, e perciò della dissociazione della coscienza, lo potremmo definire ipnosi (Ducci, 2013).
Per utilizzare le parole dello stesso Milton Erickson “l’uso della trance, in quanto fenomeno dissociativo funzionale, consente di aiutare le persone ad utilizzare le loro associazioni mentali, ricordi e potenzialità vitali per raggiungere il proprio scopo terapeutico. L’evocazione di vissuti emotivi, di ricordi e di sensazioni, anche per mezzo di racconti, può facilitare l’utilizzazione di capacità e potenzialità che esistono già in una persona ma che rimangono inutilizzate o sottosviluppate per mancanza di esercizio o perché non comprese” (Erickson, Rossi, 1979 ).
Il terapeuta presta attenzione alla singolare storia di vita del paziente così da verificare, tra ciò che questi ha appreso dalla vita, quali esperienze e abilità mentali sono disponibili per affrontare il problema. Il terapeuta quindi facilita un approccio all’esperienza della trance in cui il paziente può utilizzare queste risposte assolutamente personali per raggiungere fini terapeutici (Erickson, Rossi, 1979).
Grazie agli sviluppi delle neuroscienze ed ai suoi studi, l’ipnosi, inoltre, ha dei substrati anatomici che sono identificabili in maniera molto evidente, per cui, a differenza di altre forme di psicoterapia, può essere dimostrata ed osservata tramite gli strumenti d’indagine neurofisiologica.
DOMANDE FREQUENTI RIGUARDANTI L’IPNOSI
Una persona può essere ipnotizzata contro la sua volontà?
Nonostante le numerose riproduzioni cinematografiche e da palcoscenico riportano storie di persone ipnotizzate senza il loro consenso, l’ipnosi terapeutica, quella vera, richiede il verificarsi di una relazione responsiva reciproca, e quindi la partecipazione volontaria da parte del paziente.
Quando sei in ipnosi è vero che non si ricorda nulla di quello che è accaduto?
Generalmente le persone ricordano tutto quello che è accaduto mentre sono in stato di trance. In questo stato particolare di coscienza, proprio perché vi è una focalizzazione dell’attenzione, determinata da uno scopo terapeutico concordato con gli stessi pazienti, le persone sono pienamente consapevoli di quello che stanno provando.
Che cosa fa l’ipnosi?
L’ipnosi permette alle persone di imparare di più su loro stesse, e allo stesso tempo facilita una migliore gestione delle proprie emozioni.
L’ipnotista mi farà dire cose che non voglio dire?
State tranquilli, nello stato di trance ipnotica non viene violato nessun segreto che non si vuole far sapere. La persona ipnotizzata rimane la stessa persona che era in stato di veglia, e perciò non dirà nulla di diverso da quello che direbbe nello stato normale di coscienza.
Fonti Bibliografiche:
Ducci G. (2013) “Ipnosi e neuroscienze: un minimo comune denominatore per la psicoterapia?” al Il Congresso della Società Italiana di Psicoterapia, Paestum, 25-29 settembre 2013 (testo non pubblicato).
Erickson M., Rossi E.(1982). Opere Vol. 1. La natura dell’ipnosi e della suggestione. Roma: Astrolabio.
Erickson M. H., Rossi E. (1979). Ipnoterapia. Roma: Astrolabio [trad. it. 1982].
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